martedì 29 ottobre 2013

Pan di stelle home made, blog story e "blogbalizzazione"

Sinceramente non mi piace riprodurre in casa i prodotti della pasticceria industriale, o meglio, non mi piace più.
Credo sia stata una tappa obbligata, una transizione di noi appassionate di cucina, quando eravamo ancora agli inizi e quando il "fenomeno food" non era poi così eccessivamente sviluppato sul web, non era poi così "fenomeno".
 
Insomma, quando ancora c'erano pochi blog e molti forum in cui era bello scambiarsi consigli, ricette, si sperimentava molto, ci si confrontava sui primi Clatronic o Kenwood, sulla macchinetta del pane e si rideva degli spatasci ... Quando non si provava nessun pudore nel dimostrarsi imbranate e si ammiravano le creazioni delle più esperte. ormai mi sembra che tutto questo si sia perso, o forse sono io che mi rendo conto di non appartenere più a quel tempo.
 I forum non sono più così affollati, al loro posto ci sono i blog ci sono i social networks (ai quali, ahimè, ho ceduto anche io) e molto esibizionismo o voyeurismo. Addirittura oggi si parla di "foodporn", che a me fa un po' passare la voglia di mangiare ...
Poca attenzione ai contenuti e molta voglia di ottenere consensi, di esporsi alla grande piazza del web. Lo dimostrano i commenti ai post, che  non regalano o non chiedono consigli, osservazioni, critiche ma dimostrano che chi commenta spesso non ha letto una parola di quello che abbiamo scritto (non tutti per fortuna eh!) ma si limitano a chiudere con le paroline magiche: lo scambio di link.
 
 E poi abbiamo le reflex prêt-à-porter, tutorial, fotoritocco ... tutto ciò che ci permetta di creare delle vere piccole perfezioni.
 
Il mio è solo un piccolo blog di cucina....e spero possa essere utile ad almeno uno solo dei tanti visitatori che lo vedono ogni giorno!!!! Quello che mi manca è un feedback più costruttivo, come una volta. Ma forse devo un po' rassegnarmi agli effetti di quella che io chiamo "Blogbalizzazione".
Come ha detto una mia amica qualche giorno fa, quando abbiamo avuto un attimo di pentimento ricordando i nostri timori di fallire di fronte ad un progetto di cui ormai siamo pieni dappertutto, siamo tutti cuochi, chef, fotografi, cake designer e giornalisti.
 
E dopo tutto ciò, che non so nemmeno io come sia iniziato (forse perché oggi è stata una giornata decisamente NO e ho deciso di prendermela col mio blog? Boh!), mi addolcisco la bocca con questi Pan di stelle che preparai nel lontano 2007 (mi sembra Preistoria ormai), sempre per tuffarci nei ricordi della mia Blog story.
Buona ricetta e scusatemi se stavolta sono stata noiosa, ma stasera mi ha preso così.
 
 
 

500g farina 00
200g Zucchero a velo
200g Burro
50g Cacao...

50g nocciole tostate
Un tuorlo
40g Latte
Un pizzico di sale
Un pizzico di vaniglia
Una bustina di lievito in polvere

Preparazione :
Lavorare il burro con lo zucchero a velo, aggiungere il tuorlo, il cioccolato fuso e le nocciole tritate finemente, quasi polverizzate, con tre cucchiai di zucchero. Aggiungere la farina setacciata col cacao e il lievito e la vanillina. lavorare limpasto fino ad ottenere una specie di pasta frolla. Stendere quindi una sfoglia alta 5mm circa con un bicchiere, tagliare dei biscotti di 5-6cm di diametro.
Mettere i biscotti sulla piastra del forno, coperta di carta forno, cospargere con zucchero semolato e cuocerli a 180° per 12/15 minuti circa.

 Glassa per decorare:
125 gr di zucchero a velo, due cucchiai di acqua fredda. Mescolare bene e mettere nel sac a poche, formare, se ci riuscite delle stelline (io ho fatto dei puntini!!!)

 
 

lunedì 28 ottobre 2013

Orecchiette alle cime di rapa ... con crumble di pane


Dite autunno e dite castagne e zucca ... ma dalle mie parti le paroline magiche dell'autunno sono ... le rape! O meglio, le CIME DI RAPA.
Immancabili sulle nostre tavole salentine, con il loro verde brillante, le cimette e le foglie e il loro aroma amarognolo.
Bollite e condite col limone, o stufate (come le preferisco io), col retrogusto di vino bianco e alloro.
Oppure con le classiche orecchiette, purchè usiate la farina di grano duro, quella con "lu gruesso", ovvero la farina più rustica e scura, quella che sa di grano e di ricordi, che sa del ferro che si usa per i maccheroncini e di antico delle nonne, delle mamme ( e ora delle figlie), che da generazioni, da chissà quante generazioni, ogni settimana, di solito il sabato, preparano questi piccoli capolavori dell'artigianato locale .. sempre con la stessa ricetta, acqua e farina, con gli stessi utensili (un ferretto e un coltello non seghettato),che di fronte a quelli supertecnologici che si usano ora in cucina non hanno nulla da invidiare, sempre con la stessa gestualità.
E' questo carico di cultura, di tradizione, di amore che rende le nostre orecchiette inimitabili, universali, saporite.

A voi la ricetta!
 
Per 4 persone
500 gr di cime di rapa fresche, mondate e ben lavate
500 gr di orecchiette fresche (il bis è d'obbligo)
uno spicchio di aglio
3 o 4 alicette sott'olio
peperoncino
olio evo
sale
 
Per il crumble di pane: sminuzzare grossolanamente un pezzo di pane casereccio e passarlo in padella, con un filo di olio, sino a renderlo croccante, Potete insaporire anche con un filo di olio piccante.
 
Mondare e lavare benissimo le cime di rapa, mettere a bollire in un tegame abbondante acqua salata e tuffarvi per un paio di minuti le rape. Aggiungere le orecchiette e cuocere insieme, rape e orecchiette, per il tempo di cottura della pasta.
Nel frattempo preparate un soffritto con: aglio, olio, peperoncino e le alici sminuzzate fino a farle sciogliere.
Scolare le orecchiette con le rape e saltarle nella padella del soffritto. Spegnete la fiamma e incoperchiate per un paio di minuti, per far amalgamare i sapori e servite con un filino di olio crudo e il crumble di pane.
 
Buon appetito!



domenica 27 ottobre 2013

Paccheri con gamberoni, pomodorini confit e limone

 
 
Ma quanto mi sono piaciuti questi paccheri! Li ho preparati ieri per cena. Mentre tagliavo a spicchi i pomodorini, ho pensato che non avevo voglia della solita preparazione che uso per cucinare a base di pesce e cioè il solito soffritto dei pomodorini nell'olio e nell'aglio. Mi sembra che così acquisti tutto un sapore più pesante e troppo "Pomodoroso" ... così, dopo aver dato uno sguardo all'orologio ed essermi resa conto che avevo ancora un'oretta prima della cena, ho preparato velocemente i pomodorini confit. Avevo letteralmente dimenticato quanto fossero buoni!!! E mentre i miei pomdorini confit erano nel forno a sprigionare tutto il loro ottimo profumino, ho spadellato i gamberoni con aglio, olio, vino bianco e la buccia del limone...delicatissimo il retogusto del limone che ha dato al piatto una nota di freschezza piacevolissima (wow come sto scrivendo bene!) ... insomma sarà stata la fame, la cenetta romantica ... insomma in due abbiamo divorato ben 250 gr di paccheri, più la scarpetta di rito!
 
Per quanto riguarda la ricetta sono andata a occhio, come in tutti i miei primi piatti, dato che siamo mangiatori di pasta. Considerate che per due persone ho usato circa 500 gr di gamberoni e 250 gr di paccheri ... e vi ho detto tutto!

 Vi scrivo solo il procedimento!
 
Innanzitutto preparate i pomodorini confit, seguendo la mia ricetta qui . 
Nel frattempo pulite i gamberoni e fateli soffriggere in una padella con aglio e olio. Sfumate col vino bianco e aggiungete la buccia di limone, continuando la cottura per qualche minuto ancora. Spegnete, fate leggermente raffreddare e sgusciate qualche gamberone, lasciandone qualcuno intero per decorare il piatto. 
Intanto, mettete a bollire l'acqua salata per la pasta e non dimenticate di dare un' occhiata ai pomodorini!!!
Tritate finemente il prezzemolo, una volta pronti i pomodorini, mentre cuoce la pasta, saltateli leggermente con il sugo dei gamberoni e insaporite di sale, pepe macinato fresco e prezzemolo.
 
Scolate la pasta con un mestolo forato e saltatela in padella con il condimento e servitela, magari decorando il piatto con altro prezzemolo tritato.

Buon appetito!


venerdì 25 ottobre 2013

Torta di rose classica


Ritorniamo al mio "Blog story" con
 una ricetta pubblicata sul mio primo vecchio blog, nel lontano 22 Giugno del 2009" .... leggiamo un po' cosa scrissi all'epoca! Sembrano trascorsi secoli da allora!



Dopo un periodo di stop causa dieta e trasferimento temporaneo......sto riprendendo la mia attività in cucina, ma......... ci pensavo proprio oggi: mi vien da pensare solo ai dolci...sarà mica un segnale di qualche carenza?  Scherzo eh....
Comunque......tornando al tema del blog........ questa la dovete assolutamente provare: sembra di mangiare una nuvoletta tanto è "sofficiosaaa"!!! E il sapore è delicatissimo....farcita come la classica torta delle rose con crema al burro dal sapore delicatamente di limone e vaniglia, l'ho servita accompagnata da un ciuffetto di panna montata, per darle un tocco estivo. Sono veramente soddisfatta, è un mix di ricette e ne è uscita questa:




Allora, queste sono le dosi:



PER LA BIGA:
150 gr di farina manitoba
1/2 bicchiere di acqua tiepida
15 gr di lievito di birra

PER LA TORTA
550 gr di farina (50%MANITOBA, 50% 00)
100 gr di zucchero
120 gr di latte
50 gr di burro a temperatura ambiente
2 uova
un cucchiaio di olio di semi

PER LA FARCIA
150 gr di burro morbido
150 gr di zucchero a velo
buccia di limone grattuggiata

PER LA BAGNA
100 gr di zucchero
200 gr di acqua
un cucchiaino di acqua di rose o di estratto di vaniglia
(Far bollire tutti gli ingredienti e porre a raffreddare)

Preparare la biga, coprire la ciotola con pellicola e far lievitare fino al raddoppio.
Impastare tutti gli ingredienti, amalgamando bene con la biga (io ho usato la MDp, mettendo gli ingredienti nel solito ordine, con tutta la biga) e far lievitare fino al raddoppio (un'ora e mezzo circa). Nel frattempo preparare la crema al burro per farcire la torta di rose, lavorando, fino ad ottenere una crema, il burro morbido con lo zucchero a velo, la buccia del limone e l'estratto di vaniglia.
Stendere l'impasto allo spessore di 1/2 cm, farcire stendendo bene, con la crema al burro, arrotolare e con un coltello, ricavare sette rotolini. Disporli in una teglia, foderata con carta forno, ben distanziati e far lievitare di nuovo per un'oretta. Pennellare con una miscela di uovo e latte e infornare a 180° per 30/35 minuti. Pennellare la torta ancora bollente con lo sciroppo precedentemente preparato.



giovedì 24 ottobre 2013

Biscottini con mandorle e cioccolato bianco


 
Ebbene ho messo di nuovo la testa sui libri. Sono abbastanza pazza?
Dopo aver studiato per tre anni per diventare estetista, tra frequenza a scuola, interrogazioni e compitini in classe come al liceo ed esercitazioni pratiche, esami vari ... ho deciso che non ne ho avuto ancora abbastanza!!! Così ho ripreso i pochi esami che mi mancano per la laurea in Giurisprudenza, chissà che sia la volta buona(dopo 6 anni di fuori corso)! Ovviamente, impegno il tempo nell'attesa di trovare un lavoro come si deve ...
 
(ma .... ssssshhhhshshsh per scaramanzia non lo diciamo a nessuno, perché ogni volta che ho ricominciato a studiare mi è accaduto qualcosa che mi ha portato puntualmente ad interrompere ... quindi diciamo che è un segreto tra me e voi!!!)
 
Non è stato facile riprendere: sì, è vero che in questi ultimi tre anni ho comunque studiato, ma l'impegno mentale di una scuola di estetica, almeno della mia, era ben diverso da quello che mi occorre ora per preparare l'esame, Diritto amministrativo per l'esattezza.
 
 I primi giorni, infatti sono stati tragici: avevo completamente perso il linguaggio e, in particolare, il contorto meccanismo mentale che occorre per capire un concetto che alla fine si può esprimere in due parole.
Ma io mi chiedo, anzi lo chiedo ai giuristi in ascolto: ma perché parlate così difficile? Non potreste semplificarvi(ci) la vita con qualcosa di più semplice?
 
 Semplici e candidi come questi biscottini, che sanno di mandorle, di cioccolato bianco, di buono ...
 
che dite mi posso prendere una pausa golosa?
 
 
p.s. ricetta presa dal numero di sale&pepe di questo mese.

120 gr di burro
1 uovo
80 gr di farina di mandorle
80 gr di gocce di cioccolato bianco
50 gr di zucchero
180 gr di farina
5 gr di lievito vanigliato in polvere
 
cioccolato bianco e mandorle a lamelle per decorare
 
 Lavorare il burro con lo zucchero, aggiungere l'uovo, le goccine di cioccolato bianco, la farina di mandorle e la farina 00.
Ricavare dall'impasto tre cilindretti di 3 cm di diametro, avvolgere nella pellicola e mettere in freezer per una mezz'oretta.
Tagliare dei dischetti di poco più di mezzo centimetro di spessore e infornare a 180° per 15 minuti.
Una volta pronti, decorare con una goccia abbondante di cioccolato bianco e una mandorla. 
 
Con queste dosi escono circa 25 biscotti. 

 
 
 



martedì 22 ottobre 2013

Frolla montata di Eugenia Abbate

 
Per provare la nuova sparabiscotti (la seconda per la verità, una l'ho distrutta) ho voluto cambiare ricetta, questa è la frolla montata di Eugenia Abbate:
500 gr di farina00 (potete sostiuire una parte della farina con il corrispettivo quantitativo di farina di mandorle, nocciole o cacao, io per esempio ho fatto 320gr di farina e 30gr di cacao)
350 gr di burro
180 gr di zucchero a velo
una vanillina o un cucchiaino di estratto di vaniglia
100 gr di albumi (potete mettere anche le uova intere)
un pizzico di sale

Montare il burro con lo zucchero, il pizzico di sale e la vaniglia. Aggiungere le uova e far amalgamare bene, aggiungere alla fine la farina setacciata.
Far riposare l'impasto in frigo per una mezz'oretta. Se non avete la sparabiscotti, potete usare una sac a poche, formare i biscotti in teglia e infornare a 190° per 10 minuti circa. L'ideale sarebbe mettere in frigo le placche con i biscotti, per un'oretta, prima di infornare, in modo da non perdere la forma durante la cottura.
Se non usate la sparabiscotti, potete sbizzarrirvi inserendo, nell'impasto, goccine di cioccolata, granella di nocciole o mandorle...quello che volete!
 
 



lunedì 21 ottobre 2013

Rotolo fresco allo yogurt

 

Oggi avevo voglia di un dolce fresco fresco...dopo il flop della millefoglie di ieri che mi si è spatasciata , dovevo assolutamente recuperare!!!! Così ho messo insieme gli ingredienti che avevo in casa (vabbè, gli ingredienti per un dolcino non mancano mai qui) e ho fatto questa golosa rollata! Sarà , ma a noi è piaciuta molto!

Per il rotolo:
3 uova
90 gr di zucchero
60 gr di farina 00 setacciata
12 gr di amido di mais
estratto di vaniglia o vanillina
un pizzico di lievito per dolci

Montare a lungo le uova con lozucchero e il pizzico di sale, aggiungere le farine setacciate con il lievito. Stendere il composto sulla placca rivestita con carta forno e infornare a 180° per 15 minuti. Quando è cotto, sformare il dolce, togliere la carta forno e arrotolarlo in un canovaccio cosparso di zucchero 8arrotolare dal lato corto) e far raffreddare.

PER LA FARCIA
250 ml di panna fresca
250 gr di yogurt ai frutti di bosco (o del vostro gusto preferito)
2,5 fogli di colla di pesce (5 gr)
100 ml di panna montata non zuccherata
60 gr di zucchero
100 gr di marmellata ai frutti di bosco

Mettere in ammollo la colla di pesce in acqua fredda, per 10 minuti. Nel frattempo scaldare i 250 ml di panna con lo zucchero, quando inizia il bollore, spegnere e mescolarvi, fino a scioglierla, la colla di pesce strizzata. Aggiungere lo yogurt e far raffreddare bene. mescolarvi, piano piano i 100 ml di panna montata e far rassodare in frigo.

Stendere un velo di marmellata sul rotolo, poi la mousse allo yogurt e riarrotolare tutto, magari avvolgendo il rotolo in carta forno e stringendo per bene in modo che non perda la forma. far riposare in frigo per 3 o 4 ore prima di servire e guarnire a piacere (io ho usato panna montata e ciliegine)

La cassata siciliana

 
Adoro la Sicilia, il suo mare, i suoi colori, la gente e la sua ottima cucina....ricordo sempre con grande commozione il mio viaggio in moto, in giro per questa splendida isola!
E finalmente ho avuto il tempo di cimentarmi con la preparazione della cassata...non me ne vogliano i siciliani..la prossima volta (perchè la rifarò sicuramente moooolto spesso ora che ho preso confidenza con "sua maestà la cassata") farò meglio! Eh sì, "sua maestà la cassata" perchè è un dolce ricco, bello da vedere e dal sapore intenso....introdotto dagli arabi intorno al IX secolo, la sua preparazione è stata arricchita dalle varie dominazioni. Finì col diventare un dolce pasquale....piccola curiosità: nel 1575 il provvedimento del Sinodo diocesano di Mazara del Vallo,  proibì la preparazione della cassata nei conventi per non distrarre le monache dalle pratiche religiose durante la settimana santa!
E' raro che mi dilunghi troppo nelle spiegazioni di una ricetta...ma quando si tratta della Sicilia il mio entusiasmo sale alle stelle!
P.s. faccio un appello ai lettori siciliani del mio blog: se avete suggerimenti su come migliorare, realizzare la cassata non esitate ad inviarmeli!
Eccovi, finalmente, dopo tante parole, la ricetta!

MARZAPANE già pronto, colorato di verde oppure potete prepararlo così:
100 gr di farina di mandorle (l'ideale sarebbe metterne un 10% di mandorle amare)
100 gr di zucchero
un albume

Mescolare gli ingredienti, far riposare il panetto e colorarlo di verde.

PANDISPAGNA
per uno stampo da 26
150 gr di farina 00 setacciata
150 gr di zucchero
5 uova
un pizzico di sale

Montare le uova con lo zucchero, a lungo, sino ad ottenere un composto spumoso, ben gonfio (se usate lo sbattitore elettrico dovete montare per almeno 15 minuti alla massima velocità). Incorporare la farina setacciata e mescolare con movimenti delicati, per non smontare il composto, dal basso verso l'alto. Infornare a 180 per 25/30 minuti.

FARCIA
450 gr di ricotta di pecora (io non l'ho trovata e ho usato quella di mucca)
150 gr di zucchero a velo (la quantità varia in base ai vostri gusti)
200 gr di gocce di cioccolato
canditi a piacere (se non li gradite, potete ometterli)

Far gocciolare il siero dalla ricotta, passarla al setaccio (se acquistate della ricotta di mucca già confezionata, saltare questi passaggi) e montarla con lo zucchero, fino ad ottenere una bella crema. Aggiungere le goccine di cioccolato e i canditi.

BAGNA
200 gr di acqua, 100 gr di zucchero, un bicchierino di maraschino.

Bollire l'acqua con lo zucchero e aggiungere il liquore (io ho usato una bagna già pronta al maraschino, analcolica).

GLASSA REALE
350 gr di zucchero a velo
un albume
qualche goccia di succo di limone

Setacciare lo zucchero a velo e con una forchetta mescolarlo con l'albume (precedentemente battuto) e il succo del limone, fino ad ottenere un composto lucido. Coprire con pellicola fino all'utilizzo.

ASSEMBLAGGIO
Prendere uno stampo (io ho usato una teglia di alluminio monouso, con i bordi un po' alti) tondo da 24 di diametro, foderarlo con la pellicola. Stendere il marzapane in una striscia e foderare i bordi della teglia. Tagliare il pandispagna in tante strisce e foderare, mettendole ad incastro, prima il fondo della teglia, poi i bordi, rifilandoli eliminando l'eccedenza. Pennellare abbondantemente con la bagna. Farcire la torta e coprire con altre strisce di pandispagna e bagnarle. Coprire con pellicola e mettere in frigo per una notte.

Al mattino, capovolgere e sformare nel piatto da portata la cassata, versare la glassa reale (potete metterla solo in cima come ho fatto io o ricoprire l'intero dolce) e decorare con la frutta candita (cedro arancia e zuccata).



Cheesecake salata

 
Adoro la cheesecake: è il mio dolce preferito, quello più appagante, per me anche più dei dolci al cioccolato! Ma questa è una cheesecake diversa, salata, ottima per un aperitivo con gli amici!
Eccovi la ricettina!
 

Per uno stampo da 24:

BASE:
200 gr di pane ai cereali in cassetta, 50 gr di parmigiano, 100 gr di burro.

Tostare il pane, dopo aver tolto la crosta, frullarlo con il burro fuso e il parmigiano grattuggiato. Compattare il composto sul fondo della tortiera creando anche un po' di bordo e mettere in frigo.

PER LA FARCIA:
500 gr di ricotta, 170 gr di yogurt greco, 3 uova, 2 cipollotti viola (io ho usato la cipolla rossa), 130 gr di speck, 50 gr di farina, 50 gr di parmigiano, olio, sale, pepe, 10 foglie di basilico.

Stufare la cipolla finemente tritata in un filo di olio, aggiungervi lo speck e cuocere. Frullare insieme tutto gli ingredienti e versare nella teglia, sulla base dei biscotti. Cuocere in forno a 160° per un'ora circa
.

sabato 19 ottobre 2013

Mousse al cioccolato e lamponi nel bicchierino ...


E' un dessert semplice e veloce che preparai nel 2009, quando trovare quei bicchierini per le monoporzioni era quasi impossibile ... ricordo che riuscii a trovarli su ebay ad un prezzo improponibile. Oggi che "siamo tutti" cuochi, pasticceri, cake designer, foodbloggers, fotografi e maestri di cucina ... ce li buttano in testa. Anche questo è un effetto della globalizzazione.

 
MOUSSE AL CIOCCOLATO
270 gr di cioccolato fondente, 2 uova, 5 cucchiai di zucchero, 250 gr di panna fresca montata.

Fondere il cioccolato a bagnomaria. Nel frattempo montare bene le uova con lo zucchero, versarvi il cioccolato fuso. far intiepidire. Nel frattempo, mettere a bagno per dieci minuti in acqua fredda la colla di pesce e scioglierla in un po' di panna fresca, aggiungerla al cioccolato e uova e mescolare bene. Incorporare delicatamente la panna montata. Creare l'ultimo strato sulla torta e lasciare in frigo per una notte a rassodare.

SALSA AI LAMPONI PER DECORARE
125 gr di lamponi freschi, 3 cucchiai di zucchero.
Frullare i lamponi con lo zucchero e setacciarli per eliminare i semini. Cuocere in un tegamino, a fuoco lento e far bollire per un minuto.

Torta cocco-ciocco

 
Ma quanto mi piace l'abbinamento cocco-cioccolato!!!! E proprio dalla mia golosità è uscito questo semifreddo che alterna la base croccante ad una goduriosa mousse al cioccolato e la crema al cocco, leggermente più consistente...insomma un mix dolce e goloso!
 
PER LA BASE
270 gr di biscotti secchi, 130 gr di burro

Tritare finemente i biscotti, mescolarli col burro fuso e versare nello stampo (se tondo da 24), premendo bene e creando una base compatta. Mettere in frigo a rassodare.

PER LA PARTE AL COCCO
270 gr di farina di cocco, 250 gr di panna fresca, 6 cucchiai di zucchero, 90 gr di burro.

Far sobbollire insieme panna, burro e zucchero. Aggiungere la farina di cocco e mescolare velocemente. Far cuocere per qualche minuto. Far raffreddare e versare sulla base di biscotti e mettere in frigo.

PER LA MOUSSE AL CIOCCOLATO
270 gr di cioccolato fondente, 2 uova, 5 cucchiai di zucchero, 250 gr di panna fresca montata, 1 foglio e mezzo (3 gr) di colla di pesce.

Fondere il cioccolato a bagnomaria. Nel frattempo montare bene le uova con lo zucchero, versarvi il cioccolato fuso. far intiepidire. Nel frattempo, mettere a bagno per dieci minuti in acqua fredda la colla di pesce e scioglierla in un po' di panna fresca, aggiungerla al cioccolato e uova e mescolare bene. Incorporare delicatamente la panna montata. Creare l'ultimo strato sulla torta e lasciare in frigo per una notte a rassodare.

SALSA AI LAMPONI PER DECORARE
125 gr di lamponi freschi, 3 cucchiai di zucchero.
Frullare i lamponi con lo zucchero e setacciarli per eliminare i semini. Cuocere in un tegamino, a fuoco lento e far bollire per un minuto.

Caramelle di gamberoni e zucca

 
Sempre in tema di zucca ... dato che è il periodo giusto, posto anche questa ricetta cucinata nel 2008 ma trovata su un numero de La Cucina italiana del 2007!
 
 
Buona lettura e buona ricetta, questa la devo rifare esteticamente meglio ... sono passati 5 anni, avrò imparato a far di meglio no?! Che ne dite?
 
Ingredienti:

450 gr di gamberoni
300 gr di farina 00
75 gr di farina di grano duro
4 uova e 2 tuorli
( io per la pasta ho usato in tutto 500 gr di farina e 5 uova)

cipolla
brodo vegetale
alloro
olio evo, sale, pepe
noce moscata
20 gr di amaretti secchi
250 gr di zucca

Preparare la pasta all'uovo, come al solito.
Per il ripieno: cuocere la zucca tagliata a pezzi, con la cipolla e una foglia di alloro, 2 cucchiai di olio e una presa di sale. Quando è rosolata, aggiungere un mestolo di brodo, coperchiare e continuare la cottura per circa dieci minuti. Spegnere e lasciare raffreddare e, soprattutto, sgocciolare ben bene il liquido in eccesso. Sgusciare i gamberoni, unirli crudi alla zucca ( io li ho scottati un po), frullare il tutto e mettere sale e pepe.
Stendere la pasta in una sfoglia sottile e ricavare tanti quadrati, disporvi al centro il ripieno e chiudere a caramella. Lessate per 5/6 miunuti e condite.
Per l'olio all'amaretto: sbriciolare metà degli amaretti in 3 cucchiai di olio e spegnere prima che inizino a friggere. Condire le caramelle e sbriciolare gli amaretti rimasti.
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 

 
 
 

 


venerdì 18 ottobre 2013

Autunno


Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
 
Federico Garçia Lorca "Mattina d'autunno"

Ravioli di zucca

 

Adoro la zucca, in tutte le versioni, in particolare nella pasta ripiena. Questi sono semplici ravioli di zucca, per il ripieno non ho usato la ricetta tradizionale che prevede l'uso dell'amaretto ma: zucca fatta appassire in tegame col porro, ricotta, parmigiano, sale, pepe, noce moscata. Per la sfoglia all'uovo , invece, ho seguito la ricetta di sempre: per ogni 100 gr di farina, un uovo.
Quando faccio i ravioli abbondo sempre con le dosi....almeno dopo tutta quella fatica ne avrò una bella scorta nel congelatore!! Per congelare i ravioli freschi, li metto prima su un vassoio di cartone, dopo  qualche ora li chiudo nei sacchetti per congelare, formando già le porzioni.

 

Spaghetti con zucca e gamberi



L'autunno è la mia stagione preferita dal punto di vista dei colori e dei sapori in cucina!!!
E vai con la zucca in tutti i modi!
Questi spaghetti, per esempio, sono stati il pranzo di oggi, velocissimo, semplice e a me è piaciuto molto!
La ricetta è presa da "La cucina italiana" di questo mese (ottobre 2008)

Per 4 persone:
320 gr di spaghetti
320 gr di zucca
130 gr di gamberi sgusciati
mezza cipolla, olio evo, sale, pepe, prezzemolo.


Tagliare a cubetti la zucca, far appassire la cipolla (tritata) nell'olio e unire la zucca. Far insaporire per 5 minuti, salare e continuare la cottura per una decina di minuti. Aggiungere i gamberi tagliati a rocchetti, cuocere ancora per qualche minuto, completare con il prezzemolo tritato finemente.
Cuocere la pasta al dente, saltarla nel sughetto e servire!



Arrosto alle nocciole

 
 

Ho trovato questa ricetta su "Sale&pepe" di questo mese (era ottobre del 2008 n.d.l.c.i.) e l'ho subito provata!!! L'unica variante, rispetto alla ricetta pubblicata, è che al posto della fesa di tacchino ( non mi piace) ho usato la lonza di maiale, ma la prossima volta ( sì, perchè l'ho inserita tra le ricette da rifare), userò il vitello, sicuramente migliore!

700 gr di fesa di tacchino ( o lonza di maiale o vitello)
200 gr di salsiccia
40 gr di funghi porcini secchi
un po' di timo e di rosmarino
40 gr di nocciole tostate e tritate grossolanamente
250 ml di birra chiara
olio evo, sale, pepe.

Mettere a bagno i funghi in acqua tiepida per 15 minuti, scolarli, strizzarli e sminuzzarli grossolanamente. Spellare la salsiccia e metterla in una padella antiaderente con i funghi, un filo di olio, le erbe aromatiche, il sale, il pepe, le nocciole e cuocere per una decina di minuti, finchè la salsiccia è cotta. Salare, pepare e oleare leggermente la carne, stendere la farcia e arrotolare dal lato lungo, legare con spago da cucina. Rosolare, in un po' di olio, l'arrosto sul fuoco, velocemente, bagnarlo con la birra e infornare a 170° per 40 minuti. Quando è cotto, farlo riposare per una decina di minuti fuori dal forno, tagliarlo a fette e servirlo col sughetto.

Attenzione attenzione non sono impazzita...

.... né ho ceduto il blog a terzi!!!
Ok amici, vi spiego subito tutto: nei prossimi giorni, a partire da questo momento, aggiornerò il blog con delle ricette postate anche molto tempo fa sul mio EX blog (il cui nome vedrete impresso sulle foto) .. dunque, dicevo, si tratta di ricette realizzate un po' di tempo fa, con delle foto ... ehm... che lasciano molto a desiderare, ma la qualità della ricetta è garantita come sempre, non vi preoccupate!
 Mi dispiaceva lasciare queste ricettine in archivio, perché vi assicuro che vale proprio la pena provarle e assaggiarle e ... diciamoci la verità: rifarle tutte per ri-fotografarle è quasi impossibile, per le mie finanze ultimamente. Quindi ... per una volta accontentiamoci della sostanza!

sabato 12 ottobre 2013

Sbrisolona alla nutella

 
 
Che vi devo dire.... checchè se ne dica ... che è piena di grassi idrogenati, che non è naturale, che non so nemmeno io ... di Nutella non è mai morto nessuno. C'è sicuramente di peggio in giro e sicuramente di megli...o ... ma per me il cucchiaino di Nutella è un modo per tirarmi un po' su di morale nei giorni NO... dopo questa piccola premessa, vi lascio la ricettina per questa golosa e croccante merenda-colazione-pranzo-cena-dopo cena ... insomma per chi, come me, ogni scusa è buona per un dolcino ... buona serata!!!

Per una teglia di diametro 28
 
400 gr di farina
110 gr di burro
3 uova
120 gr di zucchero
vaniglia e estratto di vaniglia
un pizzico di sale
due cucchiaini di lievito per una sbrisolona meno croccante

Impastare tutti gli ingredienti fino a renderlo in briciole. Stendere metà briciole in una teglia di diametro 28, versare il ripieno a piacere, e chiudere col resto dell'impasto. Cuocere a 180° per 30 minuti.



mercoledì 2 ottobre 2013

La mia prima ruffle cake

E la mia giuggiolina ha compiuto 8 anni ... un anno in più, molti centimetri in più e un dentino in meno: proprio ieri notte ne ha perso uno, con sua grande gioia e soddisfazione perché sapeva che oltre ai regali di compleanno avrebbe ricevuto anche i soldini del topolino. Per averli prima è andata a nanna anche molto presto!


Insomma, un anno in più ... che cosa strana: mi sembra ormai tutto appartenente al passato remoto: la gravidanza, lei neonata, i primi passi e le prime parole e le prime sgridate! Il primo baciuzzo a me che sono la sua mamma morbidosa, il primo ti voglio bene e tutti i giochi, le passeggiate, i momenti trascorsi insieme a disegnare, oppure leggendo l'Atlante (il suo libro preferito) ... la prima altalena, le ginocchia sbucciate...
 
Ora che ci penso, per una mamma è impossibile fare l'elenco di tutti i momenti trascorsi con un figlio. E allora perchè ci si sente sempre inadeguate? Come se ogni volta non facessimo la cosa giusta...o con un perenne senso di colpa perchè lavoriamo o semplicemente perchè ogni tanto vogliamo dedicare un'ora solo a noi ...

 
 

 
 
Tornando al compleanno ... quest'anno, al contrario degli ultimi due anni, causa crisi, ho scelto di non farle festeggiare il compleanno in ludoteca, con non poca delusione da parte della mia piccolina.
 
Mai scelta fu così azzeccata!! Non solo ha comunque festeggiato con i suoi compagni di classe, a scuola, con tanto di focaccine e girella alla Nutella, ma abbiamo organizzato una bella festicciola in famiglia, con nonni zii e cuginetta in arrivo.  Una bella cenetta, un po' di commozione per la letterina ai nonni, dato che il suo compleanno coincide con la Festa dei nonni e tanta armonia in famiglia.
Insomma, molte volte al dolore di una rinuncia, corrisponde la gioia del sapersi accontentare, del capire che anche nelle cose semplici ci sono divertimento e serenità...
 
 
 Per quanto riguarda questa torta, vi spiego tutto subito. Dopo tre anni di seguito di Winx, di cui due documentati qui e qui ... anche quest'anno ero pronta ad una nuova sfida Winx....invece la piccola peste ha detto no: "Mamma quest'anno niente personaggi" ... "Era ora!" ho pensato tra me e me ... così con la faccia "dispiaciuta" le ho risposto che ci avrei pensato io. La richiesta era una torta su due piani, bianca o al massimo rosa, senza personaggi, semplice.... così finalmente ho potuto sperimentare la tecnica del ruffle che ultimamente ha attratto molto la mia attenzione sul web, tra tutorial e foto varie. E devo ammettere che mai come quest'anno mi sono divertita a fare la torta di compleanno!!!

La torta è, come vedete su due piani: la base è un pan di Spagna (ricetta di Montersino), farcito con crema chantilly e bagnato con limoncello. Il piano superiore è per metà una dummy (ovvero una base in polistirolo) e per metà una goduriosissima torta al cioccolato farcita con una crema di mascarpone e dulce de leche...chevvelodicoaffà, di una bontà unica!!!!!

Per le dosi:
Pan di Spagna di Montersino per teglia da 26 di diametro:

210 gr di farina 00 setacciata
70 gr di amido di mais o fecola di patate
245 gr di zucchero
350 gr di uova intere
un pizzico di sale
buccia di limone grattuggiata (o estratto di vaniglia o qualsiasi altro aroma vogliate)

Montare le uova con il pizzico di sale e gli aromi e lo zucchero, fino ad ottenere un composto molto gonfio e spumoso: se usate il frullino elettrico dovrete montarle per almeno 20 minuti. Con la planetaria ne bastano 10.

Aggiungere la farina e mescolarla a mano, delicatamente. Infornare a 180° per 25 minuti.

Per la farcia, per questa torta che uscirà a due strati, sono stati sufficienti 600 gr di crema pasticcera alla quale andrete ad aggiungere della panna montata a piacere (Chantilly)

Per la crema (ricetta per mezzo litro):
500 gr di latte
3 tuorli
140 gr di zucchero
60 gr di farina
un pizzico di sale
vaniglia, ecc. aromi a piacere

Far bollire il latte. Intanto battere le uova con lo zucchero, sale e aromi. Aggiungere la farina e mescolare bene. Versare a filo il latte bollente e continuare a mescolare. Riporre il tegame sul fuoco per fare addensare la crema.

Per la bagna, ho diluito il limoncello con l'acqua.

Per il piano superiore ho usato una teglia da 18 di diametro:

torta al cioccolato per una teglia da 18:
113 gr di farina
113 gr di burro a temperatura ambiente
85 gr di zucchero
29 gr di cacao amaro
57 gr di cioccolato fondente fuso
3 uova (separare i tuorli dagli albumi)
5 cucchiai di latte

Montare gli albumi a neve. Montare il burro con lo zucchero, aggiungere i tuorli e mescolare. Aggiungere il cioccolato fuso, la farina e il latte. Per ultimi gli albumi a neve. Infornare a 180° per 40 minuti. E' una torta cioccolatosa al punto giusto che non necessita di bagna.

Crema al mascarpone e mou

per il mou, seguo la ricetta classica che si trova ormai su tutto il web: far bollire un barattolo di latte condensato per due ore e il gioco è fatto. Difficilissimo vero??

ora, aggiungete questa bontà al mascarpone e qualche cucchiaiata di panna.

Per la pasta di zucchero, ne ho usato un kilo e ho usato la ricetta della "pasta di zucchero setosa" letta e riletta su Cookaround: devo dire GRAZIE a chi ha collaudato questa splendida ricetta ... ha una consistenza eccezionale!!!

Dose per un kilo di pdz:
900 gr di zucchero a velo setacciato
60 gr di acqua
12 gr di colla di pesce
140 gr di glucosio
14 gr di glicerina per alimenti

Pesare l'acqua e mettervi a riposare per 10 minuti la colla di pesce. Quando è ammorbidita, aggiungere il glucosio e la glicerina e far sciogliere tutto a fuoco lento, fino ad ottenere un liquido trasparente e limpido. Versare il tutto sullo zucchero a velo, in una ciotola (fate un buco a fontana al centro) e iniziare a mescolare col cucchiaio in legno, terminare impastando con le mani. Non aggiungete atro zucchero a velo: mettere semplicemente il panetto in pellicola e farlo riposare per 12 ore.

Per fare i ruffles ho mescolato 250 gr di pasta di zucchero semplice con 250 gr di pdz alla quale ho aggiunto un cucchiaino di cmc.

Colla edibile per incollare la pdz: 5 cucchiaini di acqua, 1 cucchiaino di cmc e far riposare una notte in frigo.

Consigli per ottenere dei ruffle carini e che non "svengano":
- fare le strisce non troppo lunghe, unire piuttosto varie striscette alla volta
-tra un ruffle e un altro, inserire dei rotolini di alluminio, per evitare, appunto, che cadano in giù
- non commettete la mia leggerezza che ho sbagliato sapendo di sbagliare: mai mettere a contatto panna e pdz! La panna che vi entra in contatto gocciolerà miseramente, colorante compreso....